Impiantare una vigna, coltivarla sino al momento dell’innesto, con le varietà prescelte e poi farla crescere fino alla raccolta dei primi grappoli è sempre stato l’obiettivo primario della mia esistenza lavorativa. Nonostante nella vita mi sia cimentato in diversi incarichi professionali, il ricordo della prima vendemmia a otto anni nella vigna di “Serra Aspridda”, molto lontana dal paese, raggiunta a piedi con i miei fratelli e cugini capitanati da nonna Viola, non mi ha mai abbandonato. E poi mio padre, testardo come un sardo, come tutti i sardi, che decise di impiantare il terreno di tre ettari comprato assieme a mia madre… Tutto nasce da lì… I miei primi innesti che ero ancora bambino, le camminate di oltre cinque chilometri dopo la scuola per poter lavorare anche solamente qualche ora nel vigneto di famiglia: il mio orgoglio. E poi la scalzatura delle viti, organizzata con gli amici con il pretesto di fare festa e mangiare tutti insieme, mangiare e bere… La mia storia nasce lì… Nel 1996 la svolta improvvisa; per causa di forza maggiore fui “costretto” a occuparmi personalmente dell’azienda familiare e far diventare professione la mia passione.
L’azienda agricola di Francesco Fiori nasce ufficialmente nel 1996 per dedicarsi alla coltivazione della vite, sulle vigne precedentemente impiantate dal padre. Fino all’annata 2003 il vino prodotto veniva venduto sfuso. Da quell’anno inizia il primo imbottigliamento pur continuando a servire i vecchi clienti con la vendita dello sfuso. La scelta di coltivare esclusivamente vitigni autoctoni è dettata dalla passione per tutto quello che è sardo autentico perché avendo vissuto qualche anno in Piemonte ha imparato ad apprezzarne le differenti peculiarità. I progetti futuri consistono nell’ampliamento della piccola cantina situata al centro del paese e il recupero di alcuni cloni presenti in ordine sparso nel vecchio vigneto, come la “Cuscusedda, il Pascale e l’Evangelianu( un sinonimo locale dell’Arvesiniadu)